Intervista a Paolo Ilariuzzi

direttore della divisione Moto e Marine di Suzuki Italia

Incominciamo con l’attualità. Nella piccola e media nautica – per dare un riferimento dimensionale approssimativo, diciamo pure quella che riguarda le barche fino ai dieci metri – si parla di crisi in atto. Qual è il vostro punto di vista?

Effettivamente, già l’anno scorso abbiamo notato un rallentamento che si è poi stabilizzato intorno a un -30%. D’altra parte, come sempre, la nautica è un po’ il riflesso della società e dell’economia reale. Siamo passati da una fase in cui un 150 cavalli potevi venderlo all’asta, alla fase di adesso dove, vuoi perché il pacchetto imbarcazione+motore ha un costo decisamente superiore rispetto al passato, vuoi perché si trova qualche usato molto recente, il nuovo di quella fascia fa molta più fatica. Al contrario, dai 200 cavalli in su, la domanda è molto buona. Poi, più sali meglio è.

motore marino Suzuki
DF250-KURO

Non a caso, il Kuro che avete presentato lo scorso settembre si sta rivelando un successo.

Esatto. Abbiamo avuto un riscontro molto positivo dai clienti che l’hanno provato e da quei cantieri che hanno deciso di montarlo su alcuni modelli delle loro gamme in quanto ne esalta le prestazioni. È un 250 che sembra qualcos’altro. Quando affondi il gas, il sound, l’accelerazione, la prontezza ti fanno capire subito che è un motore fantastico. Non ultimo, piace moltissimo esteticamente. 

motore marino Suzuki
Suzuki 350 AMD

Diciamo che si è inserito nella scia positiva già tracciata dal 300 e dal 350.

Senz’altro sì, anche se ci tengo a dire che la chiave del grande successo che il 300 BMD e il 350 AMD hanno conseguito fin dal loro debutto sta nel fatto che si tratta di motori pensati per una nautica mediterranea: imbarcazioni pesanti, molto caricate. Sono motori che fanno la differenza con la loro doppia elica che ti permette un’efficienza di utilizzo senza eguali. Spinta importante, un regime di giri per la planata relativamente basso, quindi anche bassi consumi eccetera.

Comunque è già da un po’ che ci si aspetta qualche grossa novità Suzuki nelle potenze ancora più alte. Che cosa bolle in pentola?

Innanzi tutto diciamo che l’acqua sta bollendo, perciò ci siamo quasi. Ma come è prassi in casa Suzuki, prima di presentarlo il prodotto va studiato, progettato e testato nella maniera più completa e approfondita. Per questo motivo la nostra fase di preparazione porta via una stagione in più rispetto a quello che più tipicamente succede altrove. I piatti migliori sono quelli che cuociono a fuoco lento.

Dunque il motore già esiste.

Diciamo che ho avuto il privilegio di vedere qualcosa e quindi non vedo l’ora di poterne parlare approfonditamente. Per adesso posso solo dire che è un prodotto decisamente molto bello.

Di che potenza parliamo?

La potenza non riesco a dirgliela però va nella direzione indicata dal mercato. Sarà un motore con tutte quelle caratteristiche che hanno fatto sì che i motori Suzuki diventassero punti di riferimento per efficacia ed efficienza. In più, avrà un design estremamente affascinante.

Una data orientativa?

Bisogna aspettare ancora un po’ di tempo. È probabile che si arriverà alla fine della prossima stagione.

Stessa attesa anche per le novità annunciate nel settore dell’elettrico?

No, in questo caso il calendario va meno in là. Parliamo sicuramente di uno dei saloni del prossimo settembre. D’altra parte, già a ottobre scorso, al Japan Mobility Show di Tokyo, Suzuki ha presentato un prototipo da 1kW, molto bello, di design, leggero, molto funzionale, con batteria amovibile. Sarà il primo motore elettrico della gamma Suzuki a far parte di un gruppo che, sviluppato nella direzione della carbon neutrality, presenteremo sul mercato entro il 2030. Dunque motori a emissioni zero: elettrici per le potenze basse, a biocombustibile per quelle medie.

Suzuki 350 AMD
Il fuoribordo elettrico Suzuki al Japan Mobility Show di Tokyo

Il che esprime implicitamente l’opinione di Suzuki circa i limiti dell’elettrico.

Mah sì, ormai è abbastanza chiaro che nella nautica l’elettrico ha un senso soltanto nelle potenze piccole. È leggero, portatile, facile da ricaricare, facile da gestire, con costi molto contenuti. Già nelle potenze medie è un po’ un controsenso, perché devi avere tanti kilowatt per spingere le batterie del motore: un cane che si morde la coda.

Anche il mondo delle quattro ruote sta manifestando delle perplessità. Succede anche nel settore auto di Suzuki?

Diciamo che Suzuki è uno dei pochi brand rimasti fedeli a quelle che sono le esigenze dei clienti e del mercato. Quindi, siccome l’elettrico non è un’esigenza del mercato, la Suzuki ha da anni una gamma full hybrid che risponde a ciò che oggi il cliente chiede. Tant’è che l’elettrico ha bisogno di incentivi importanti per riuscire a riprendere le vendite.

A proposito delle esigenze dei clienti, lo scorso anno Suzuki ha lanciato il Diagnostic System Mobile Plus, un’applicazione che, in parole povere, mette in contatto diretto il motore con il servizio assistenza. Immagino che sia stato accolto con entusiasmo.

Paolo Ilariuzzi Szuki Itaklia
Paolo Ilariuzzi

È così. I clienti hanno compreso che si tratta davvero di un angelo custode che prima di partire ti dice qual è l’esatta condizione del motore e poi ti segue durante il viaggio, permettendo a te armatore di dialogare con i concessionari inviandogli via-telefono quelli che sono i dati del motore per avere una diagnosi immediata e puntuale. È una grande innovazione che certamente semplifica la vita del diportista.

In un certo senso, ha anche una funzione per così dire educativa, giusto?

Giustissimo. Perché dalla sua analisi vengono fuori dati come il numero di giri medio, le ore di funzionamento, il consumo di carburante. Ti dice se ci sono stati episodi di cattivo uso, come fuorigiri eccetera, e ti indica anche tutto quello il concessionario può suggerirti per un utilizzo migliore.

Come a dire che il concessionario è uno dei punti-chiave del sistema Suzuki.

Mi piace definirlo “concessionario di prossimità” proprio per sottolineare il legame diretto che stabilisce con il suo cliente. Una garanzia in più, di fronte a qualsiasi evenienza.

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