Sommario Nautica 695 – Marzo 2020

Primo – 4 persone – media difficoltà

Il piatto, chiamato S’Azzada bosana*, richiede 1 giorno prima di poter essere servito e si consiglia di mangiarlo freddo.

Ingredienti:

  • 1 razza da 1 kg
  • 500 g di pomodorini pachino
  • 5 pomodori secchi
  • 8 spicchi d’aglio
  • prezzemolo
  • farina o semola (per friggere il pesce)
  • Olio Evo
  • aceto di vino bianco
  • prezzemolo
  • peperoncino

Preparazione: dopo essersi fatti pulire la razza in pescheria facendosi tenere da parte i fegatini, tagliarla in piccoli pezzi, infarinarla e friggerla (per una preparazione più leggera, la si può lessare anziché friggerla). Scolarla, salarla e metterla da parte in un recipiente capiente.

Tagliare i fegatini, asciugarli con della carta paglia e preparare un soffritto con olio evo, l’aglio tritato e il peperoncino. Appena l’aglio si dora, unire al soffritto il trito di pomodori secchi e i fegatini, continuando a cuocere per 5 minuti.

Aggiungere la salsa dei pomodorini passati, fate cuocere per 10 minuti, aggiungere ½ bicchiere di aceto, salare e continuate la cottura finché la salsa sarà addensata.
Fare raffreddare la salsa e versarla sulla razza fritta e aggiungere il prezzemolo tritato.

*S’AZZADA BOSANA

sazzada“S’Azzada“, è un piatto tipico che non manca quasi mai nei menu dei rinomati ristoranti di Bosa che perlopiù cucinano a base di pesce.
Pare che sia risalente addirittura al periodo fenicio. Non è proprio un piatto che si sceglie con leggerezza, dati i suoi ingredienti di base caratterizzati da un gusto piuttosto forte, non proprio per tutti i palati! Ma proprio con la combinazione sapiente degli ingredienti e la particolare preparazione, si ottiene la “sublimazione” dei sapori e un risultato veramente eccellente. Questo piatto nel tempo ha incontrato sempre maggiori favori tanto da aver spinto, nel 2006, l’amministrazione cittadina a dedicargli una Sagra a Tema, che si è svolta nella parte più suggestiva della città, sulla sponda del fiume Temo, a lato delle antiche concerie, intitolata proprio Sagra de ”S’Azzada”.

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