LA NOTTE DELLE STELLE CADENTI

Pochi sanno che uno degli eventi astronomici più famosi ed evidenti, ossia la miriade di stelle cadenti che puntualmente ricorrono agli inizi del mese di agosto, intorno alla ricorrenza di San Lorenzo, è causato da un’antica stella cometa.

L’orbita terrestre, in questo periodo dell’anno, infatti, incrocia quella di un’antica cometa ormai completamente disgregata. I frammenti di ghiaccio che una volta facevano parte del corpo della cometa, e che si trovano ancora sparsi lungo la sua orbita, vengono catturati dalla gravità terrestre, precipitano verso la superficie terrestre e attraversano l’atmosfera a una velocità di circa una decina di chilometri al secondo. Si riscaldano talmente da vaporizzare ed emettere un lampo di luce che risulta ben visibile nella notte.

Le comete vengono dai residui della nube primordiale da cui si è formato il nostro sistema solare. Parte di tale nube è ancora esistente e si trova a circa un anno luce dal Sole. È una specie di guscio sferico, molto rarefatto, di blocchi di ghiaccio dalle dimensioni di qualche chilometro ciascuno, e prende il nome di nube di Oort, dall’astronomo che per primo ne ipotizzò l’esistenza.

Questi blocchi percepiscono l’attrazione gravitazionale del Sole e delle altre stelle che transitano nelle vicinanze, e saltuariamente una perturbazione gravitazionale può spingerli fuori dalla loro rotta abituale.

A seguito di tali perturbazioni alcuni di essi si avvicinano al sistema solare e sotto l’effetto dell’attrazione di Giove e Saturno acquistano un’orbita che li porta ad avvicinarsi al Sole per poi allontanarsene secondo orbite molto più ellittiche di quelle dei pianeti.