GLI ASTEROIDI

Sono corpi minori del Sistema Solare che orbitano in prevalenza tra Marte e Giove. La loro esistenza era stata ipotizzata fin dalla seconda metà del 1700 dall’astronomo Daniel Titus in base a una legge empirica che segnalava la mancanza di un pianeta alla distanza di 2.8 Unità Astronomiche dal Sole.

La scoperta avvenne all’inizio del XIX Secolo da parte di un astronomo italiano, Padre Giuseppe Piazzi. La notte del 1° gennaio 1801 Piazzi vide un oggetto celeste abbastanza luminoso da essere una stella ma che non era riportato nei cataloghi stellari. Al nuovo corpo celeste fu dato il nome di Cerere; e per la prima volta fu usata per questa nuova classe di corpi celesti il termine di Asteroide o Piccolo Pianeta.

La nuova definizione trovò immediata applicazione negli anni immediatamente seguenti: nel 1802 Olbers scoprì un altro pianetino, Pallade, all’incirca alla stessa distanza dal Sole; due anni dopo si rintracciò Giunone e, nel 1807, Vesta.

Da allora le scoperte dei nuovi “pianetini” si moltiplicarono: nel 1891 se ne conoscevano già 322 e i cataloghi contengono le orbite di oltre 20.000 di questi corpi celesti. Gli asteroidi con un diametro maggiore di un chilometro dovrebbero essere almeno 40.000 e se si considerano quelli di diametro minore il loro numero diventa… astronomico!

Con il battesimo di Cerere s’inaugurò l’abitudine di dare agli asteroidi nomi mitologici femminili. Ben presto però i nomi tratti dalla mitologia cominciarono a scarseggiare e la regola fu abbandonata. Il dodicesimo, scoperto nel 1850, fu denominato Victoria, in onore dalla famosa regina d’Inghilterra.

Curiosando tra i nomi si trova un pò di tutto come: 311 Claudia, 985 Rosina; 1180 Rita, 1486 Marilyn (non è la Monroe ma la figlia del Direttore dell’Osservatorio di Cincinnati) e 250 Bettina, moglie del Barone Albert von Rothschild, che comprò il diritto al nome per la bella somma di 50 sterline del 1885.