BOOTES

La costellazione di Bootes (il cui nome significa: pastore, bovaro, bifolco) non ha un ruolo preciso nella mitologia greca, ma la sua origine risale probabilmente a un’epoca anteriore alla civiltà ellenica, testimoniando i legami esistenti fra l’osservazione del cielo e il passaggio alla pastorizia e all’agricoltura delle società di cacciatori, in epoca preistorica.

Descrivendo il suo ampio cerchio intorno al Polo Nord, Bootes custodiva i “septem tirones”, i sette buoi identificati nelle stelle principali dell’Orsa Maggiore.

Il nome Arturo, divenutoci familiare, è però dovuto alla corruzione popolare del greco “arctos-oura”, che significa “coda dell’orsa”. E infatti questa stella si incontra proprio sul prolungamento della curva suggerita dalle 3 stelle del timone. Con magnitudine 0,06, Arturo è la stella più luminosa del cielo boreale e la quarta di tutto il cielo, dopo Sirio, Canopo e Alfa Centauri.