Non vogliamo parlare dei fastidiosi e talvolta dolorosi segni che il Sole lascia sulla pelle di chi si espone ai suoi raggi senza adeguata protezione, bensì di un fenomeno che avviene sulla superficie del Sole e che talvolta è osservabile anche a occhio nudo (con la dovuta precauzione di munirsi di un buon paio di lenti affumicate). Le macchie solari si presentano come delle piccole (relativamente parlando) zone della superficie del Sole che presentano una luminosità inferiore rispetto a quella media della superficie del Sole stesso.Si tratta di aree che hanno una temperatura inferiore rispetto a quella delle aree adiacenti, ossia 4.000 °C, rispetto ai 5.700 °C che rappresenta il valore medio della temperatura della superficie del Sole. Sono di dimensioni variabili (da 7.000 a 50.000 chilometri di diametro) e vengono generate dall’intenso campo magnetico del Sole, che in alcuni punti impedisce la risalita dei gas e del calore dall’interno della stella, provocando così la formazione di regioni più fredde.

Tutto ha inizio quando si forma una regione scura di qualche migliaio di chilometri (detta “poro”); in genere esse scompaiono nel giro di qualche ora, mentre in alcuni casi cominciano a espandersi gradatamente. Quando intorno a esse si può notare una zona di penombra (seppur molto debole), possiamo parlare di vera e propria macchia solare.

La vita media di una macchia è di qualche giorno; generalmente però esse nascono a coppia o a gruppi, e in tal caso possono avere una vita di qualche settimana. I gruppi di macchie più longevi possono durare per alcuni mesi. Le macchie solari nel passato sono state impiegate dagli astronomi per calcolare la velocità di rotazione del sole. Una macchia infatti impiega 13,5 giorni per attraversare la faccia visibile del Sole, e rimane nascosta per altri 13,5 nella faccia nascosta. Quindi, se essa è ancora “in vita”, ritornerà nel punto di partenza dopo 27 giorni (che corrisponde al periodo di rotazione sinodica – non a quello siderale – dato che anche la Terra si sposta in tale periodo).

All’incirca alla metà di gennaio scorso è nata e si è evoluta rapidamente, fino a raggiungere le dimensioni di Giove, una di queste macchie, costituita da un vero e proprio “treno di ombre” a forma di Y. La struttura è stata ben visibile ad occhio nudo. Il 15 gennaio, in particolare, da tale macchia è avvenuta una vera e propria eiezione di energia, in quantità elevata e diretta verso la Terra.

L’intensità dell’energia liberata in questi eventi è capace di dare effetti anche sulla nostra vita quotidiana, tutte le trasmissioni radio infatti, subiscono a causa di questa attività solare delle fortissime interferenze, che possono arrivare a distorcere od oscurare del tutto le trasmissioni.