CAVERNE O SEMPLICI CRATERI?

Continua la discussione se alcune delle cavità scoperte su Marte dalla sonda Odissey nella zona del Vulcano Asia Mons, alto 19.000 metri, siano semplici “crateri” dovuti a impatti di corpi celesti oppure “fori” nella volta di grandissime caverne presenti sotto la superficie del pianeta.

Secondo le analisi delle ultime immagini inviate dalla sonda Odissey sembra proprio che si tratti di fori sulla volta di caverne, probabilmente create dalla lava che scorre al di sotto della crosta del pianeta. Se tale ipotesi si rivelerà esatta, tali caverne potrebbero estendersi per chilometri al di sotto della superficie di Marte, come accade per simili formazioni geologiche che si trovano sulla Terra.

La disquisizione, che sembra puramente accademica, è invece importantissima, perché qualora l’ipotesi che si tratti di caverne venisse dimostrata, si aprirebbe un nuovo filone di discussione dedicato alla ricerca di forme di vita esistenti, o esistite nel passato, sul pianeta Marte.

Le attuali condizioni atmosferiche della superficie del pianeta, infatti, non consentono lo sviluppo della vita così come noi la conosciamo, all’interno di tali cavità invece, al riparo dal bombardamento di meteoriti, dalla radiazione ultravioletta e dalle altre fortissime radiazioni solari, le condizioni potrebbero essere sostenibili per un organismo vivente.

I “fori” scoperti sino ad ora sono uno meno di una decina, con un diametro che varia dai cento agli oltre 200 metri, le immagini disponibili non consentono di apprezzare la loro profondità in quanto la luce non riesce a illuminarne il fondo, ma tutte le altre caratteristiche, come l’assenza di rilievi sul loro bordo e la forma pressoché verticale delle porzioni di pareti visibili, vanno in questa direzione. Tutto ciò ci porterà alla scoperta di una vita marziana sotterranea?