IL CIELO DI MARZO 2010
MARTE E SATURNO

Il cielo del mese è dominato da Marte e Saturno, il pianeta inanellato. Situato all’esterno dell’orbita di Giove, il gigante gassoso del Sistema Solare, Saturno è sicuramente uno degli oggetti celesti più interessanti, soprattutto se, per compiere le proprie osservazioni, si utilizza un piccolo telescopio astronomico. In genere, un rifrattore acromatico da appena sei centimetri di diametro, qualora sia impiegato a ingrandimenti medi o alti, è più che sufficiente per vedere nitidamente gli anelli.

La visione migliora notevolmente al crescere dell’apertura, a condizione che la turbolenza atmosferica non sia troppo elevata. Essa è dovuta alle correnti convettive presenti nell’atmosfera terrestre. In ogni caso, nel corso del 2010, gli anelli appaiono sempre piuttosto di taglio. In altre parole, l’angolo che essi sottendono con la congiungente Saturno-Terra è davvero molto piccolo: in questo periodo, si tratta di qualche grado appena. Ciò rende ben più ardua l’osservazione degli anelli, a prescindere dallo strumento utilizzato. Come se ciò non bastasse, poiché anche gli anelli riflettono la luce solare, la loro assenza si traduce nella minor luminosità di questo magnifico pianeta.

Dopo l’opposizione di fine gennaio, continua il periodo particolarmente favorevole, per chi desidera cimentarsi nell’osservazione di Marte. A causa della sua tipica colorazione rossastra, apprezzabile anche a occhio nudo, esso prende il nome di “pianeta rosso”. Verso la fine del mese, Marte viene a trovarsi non lontano dal celebre Beehive Cluster (Praesepe), di cui ci siamo occupati nel numero di febbraio 2010. Con un buon binocolo da marina, come i diffusi 7×50 mm impermeabili, non dovrebbe essere difficile ammirare il pianeta rosso e l’ammasso stellare aperto M44, osservabili nel medesimo campo visivo.

Quattro passi fra le stelle
Chi non ha la fortuna di possedere un piccolo telescopio, oggi acquistabile anche con poche decine o centinaia di euro, può recarsi in uno dei tanti osservatori astronomici gestiti dagli appassionati di questa disciplina, i cosiddetti astrofili, distribuiti su tutto il territorio italiano. Frutto dell’impegno, anche economico, di privati ed enti pubblici, queste strutture sono spesso destinate alla divulgazione, oltre che alla ricerca scientifica. Negli osservatori amatoriali, non è difficile incappare in ottimi riflettori catadiottrici da 20, 30 o perfino 40 centimetri di diametro, con cui scrutare il firmamento. Grazie a strumenti del genere, adoperati sotto la guida di personale esperto, il cielo diventa realmente uno spettacolo alla portata di tutti: provare per credere! L’estate si avvicina!

Marzo è il mese dell’equinozio di Primavera, che segna la fine dell’Inverno astronomico. Per molti diportisti, soprattutto per i più freddolosi, significa che l’ora di prendere il mare, a lungo attesa, è ormai alle porte.