IL CIELO DI MARZO

C/2007 N3 Lulin

Marzo ci offre l’opportunità di osservare un astro chiomato. Si tratta della C/2007 N3 Lulin, la cui orbita è iperbolica. Martedì 24 febbraio, questa cometa è passata ad appena 0,41 unità astronomiche dal nostro pianeta. Nel corso del mese, la magnitudine della C/2007 N3 Lulin è prevista in rapido calo, sicché conviene andare alla ricerca di questo promettente astro chiomato soprattutto nei primi giorni di marzo, avendo la pazienza di aspettare che il nostro satellite naturale si sia posato. Un buon binocolo da marina dovrebbe rivelarsi più che sufficiente per individuare questa cometa, che potrebbe perfino rendersi visibile a occhio nudo, soprattutto sotto i cieli più limpidi e maggiormente bui.

Gli astri chiomati provengono dalle più remote regioni del nostro sistema stellare. Il loro nucleo è simile a una grossa palla di neve sporca. Quando una cometa si avvicina al nostro sole, i ghiacci del nucleo evaporano, dando vita alla chioma, da cui partono le code. Il vento solare, infatti, spinge via i gas e le polveri, dando vita a due code distinte. Per ragioni prospettiche, esse possono apparire parzialmente o completamente sovrapposte, come pure non rendersi visibili. In genere, la coda di gas ha una colorazione azzurrognola, mentre quella di polveri appare biancastra o giallognola. Questi colori sono apprezzabili soprattutto nel caso degli astri chiomati più luminosi, che sono abbastanza rari. La coda di gas è per lo più diritta e affusolata, mentre quella di polveri può mostrarsi ricurva. Le particelle di polvere, infatti, hanno una massa non disprezzabile, sicché risentono maggiormente della forza di attrazione gravitazionale, che tende a mantenerle lungo l’orbita della cometa. A volte è visibile pure un’anticoda, per lo più di natura meramente prospettica.

La luminosità di un astro chiomato dipende da vari fattori, fra i quali ci sono la sua intrinseca grandezza e la distanza a cui passa dal nostro bel pianeta azzurro. Per quel che concerne la coda, sicuramente uno degli aspetti più interessanti e maggiormente spettacolari, essa può apparire più o meno estesa in funzione della geometria dell’incontro, dipendendo dall’angolo sotto il quale la osserviamo.

Un altro parametro di grande importanza, ovviamente, è la sua reale lunghezza. I classici binocoli da marina, i 7×50 mm in primis, sono assai adatti a questo genere di osservazioni e il loro ampio campo visivo, davvero piuttosto generoso, agevola la ricerca delle comete più deboli e maggiormente elusive. Tuttavia, la loro grossa pupilla d’uscita, di ben 7,1 mm, rende i 7×50 mm piuttosto sensibili alla crescente piaga dell’inquinamento luminoso. Per questa ragione, osservando in città, potrebbe rivelarsi più conveniente l’impiego di un 10×50 mm o di un 12×50 mm, da montare su un solido treppiede.

Nel corso della prima decade di marzo, grazie al suo veloce moto proprio, dovuto alla ridotta distanza che ci separa, la C/2007 N3 Lulin attraversa la costellazione zodiacale del Cancro, lambendo l’ammasso stellare aperto M 44, visibile a occhio nudo sotto cieli limpidi e bui. Successivamente, si porta nella costellazione dei Gemelli, dominata dalle stelle Castore e Polluce.

Saturno

Il gigante inanellato è all’opposizione lunedì 9 marzo: quel giorno sorge quando tramonta l’astro del dì. Conseguentemente, nel corso del mese, Saturno si trova nelle migliori condizioni per la sua osservazione. Purtroppo, però, questa volta un binocolo da marina si rivela troppo poco potente per sperare di vedere qualche dettaglio sul disco del pianeta. Meglio affidarsi, allora, alle cure di un buon telescopio. Chi non ha la fortuna di possederne uno può rivolgersi alle tante associazioni di appassionati (gli astrofili), che animano le notti del nostro Paese. Occorre sottolineare, comunque, come in questo periodo gli anelli ci appaiano quasi di taglio. In effetti, scompariranno alla nostra vista nel periodo compreso fra la seconda decade di agosto e l’inizio di settembre 2009.