PLUTONE NON E’ PIU’ UN PIANETA

La decisione è stata presa dal congresso dell’Unione astronomica internazionale in corso a Praga, dopo una serie di consultazioni molto vivaci. Plutone, scoperto nel 1930, era stato immediatamente classificato come pianeta nonostante la sua composizione (in sostanza una grossa palla di ghiaccio) diversa da tutti gli altri pianeti del Sistema Solare.

Il “declassamento” di Plutone è la prima conseguenza dell’applicazione dei criteri di classificazione dei corpi celesti che sono stati finalmente standardizzati (fino ad ora esistevano metodi e concetti talvolta contrastanti tra loro).

Plutone è ora ufficialmente solo un “pianeta nano” e nella stessa categoria saranno presto probabilmente iscritti Cerere, Caronte e Ub313, un corpo celeste ancora senza nome. Per pianeta nano s’intende un corpo celeste che gira intorno al Sole, ha forma più o meno sferica, ma che non ha una gravità sufficiente per spazzare via i corpi che gli stanno attorno e che non è un satellite.

Ormai, quindi, il Sistema Solare è ufficialmente composto da otto pianeti: Mercurio, Venere, Terra, Marte, Saturno, Giove, Urano e Nettuno. Plutone è più piccolo della Luna (ha un diametro di 2.306 chilometri contro i 3.476 del nostro satellite), ha un’orbita inclinata sul piano dell’eclittica (la linea immaginaria sui cui si trovano i pianeti classici), ed è così lontano dal Sole (5,9 miliardi di chilometri) che il suo anno (giro completo intorno al Sole) è pari a 247 anni terrestri.

Fu scoperto il 18 febbraio 1930, dedicato a Plutone, divinità dell’Oltretomba secondo la mitologia romana. Sappiamo ancora molto poco di questo “pianeta nano” Plutone perché non è ancora stato visitato da nessuna sonda spedita dalla Terra. La prima ad avvicinarvisi sarà la New Horizons, che dopo anni dal lancio lo incontrerà nel 2015.