IL CIELO DI GENNAIO
Il 2009 รจ stato proclamato Anno Internazionale dell’Astronomia (IYA2009: International Year of Astronomy 2009). La scelta non รจ casuale, poichรฉ proprio quattrocento anni fa, nell’ormai lontano 1609, uno dei nostri piรน illustri connazionali, Galileo Galilei, si accingeva a compiere le prime osservazioni astronomiche condotte per mezzo di un cannocchiale, dando cosรฌ il via alla nascita dell’astronomia moderna, quale noi la conosciamo oggi. Da allora la tecnica si รจ enormemente evoluta, sicchรฉ anche i piรน piccoli telescopi da amatore sono di gran lunga piรน potenti del modesto cannocchiale con cui Galileo Galilei era solito scrutare il firmamento.
La C/2007 N3 Lulin
Questa promettente cometa fu scoperta da Quanzhi Ye, studiando tre immagini ottenute da Chi Sheng Lin, grazie al telescopio Ritchey- Chretien da 41 centimetri di diametro del Lulin Observatory (donde il nome). Sulla base di 76 osservazioni condotte nel periodo 11-17 luglio 2007, B. G. Marsden giunse alla conclusione che la C/2007 N3 Lulin, caratterizzata da un’orbita parabolica, sarebbe passata al perielio (il punto dell’orbita piรน vicino al Sole) il 7 gennaio 2009. In quell’occasione, la minima distanza dall’astro del dรฌ sarebbe stata pari a 1,19 unitร astronomiche. Due giorni piรน tardi, grazie ai dati ottenuti nelle ultime osservazioni (realizzate il 18 e il 19 luglio 2007), B. G. Marsden corresse i suoi calcoli. Trovo, cosรฌ, che la cometa sarebbe passata al perielio il 14 gennaio 2009, a una distanza di 1,24 unitร astronomiche dal Sole. Il 24 febbraio 2009 la C/2007 N3 Lulin transiterร ad appena 0,41 unitร astronomiche dalla Terra. In quel periodo il suo moto apparente sarร particolarmente rapido. Le condizioni in cui avverrร l’incontro ci fanno sperare che questa interessante cometa possa rendersi visibile pure con i comuni binocoli da marina e, forse, perfino a occhio nudo. Purtroppo, prevedere con esattezza la luminositร di un astro chiomato รจ una delle imprese piรน ardue che ci possano essere. A gennaio la C/2007 N3 Lulin รจ visibile nella seconda parte della notte, bassa sui nostri orizzonti. A febbraio, invece, attraverserร le costellazioni della Vergine (prima) e del Leone (poi). A marzo, infine, transiterร nelle costellazioni del Cancro e dei Gemelli, rendendosi meglio osservabile soprattutto nella prima parte della notte, piuttosto alta sui nostri orizzonti.
Le Quadrantidi
Il 3 gennaio ha luogo la massima attivitร delle Bootidi (o Quadrantidi), visibili nei primi cinque giorni del mese. I meteoroidi che danno vita a questa interessante pioggia di stelle cadenti hanno una velocitร di 41 km/s. L’attivitร delle Bootidi sembra essere abbastanza variabile, anche se รจ sempre piuttosto elevata, tale da non farle sfigurare rispetto ad altri sciami un pรฒ piรน blasonati e maggiormente osservati, come le Geminidi (visibili a dicembre) e le Perseidi (ammirabili ad agosto). Le Quadrantidi possono essere osservate durante la seconda parte della notte e sono visibili prevalentemente dall’emisfero boreale. L’apparizione del 2009 non pare favorire gli osservatori basati a terra. Infatti, stando alle previsioni per quest’anno, il fenomeno sembra destinato a rendersi meglio visibile dall’Oceano Pacifico settentrionale. Come se ciรฒ non bastasse, di solito la fase di massima attivitร delle Bootidi si esaurisce assai in fretta, sicchรฉ la finestra di tempo in cui รจ possibile ammirare un discreto numero di queste belle meteore รจ in genere piuttosto limitata: al massimo qualche ora. Se si considera che, alle nostre latitudini, gennaio รจ uno dei mesi piรน freddi dell’anno, รจ facile capire come questa pioggia di stelle cadenti, per quanto spettacolare, sia meno nota e osservata di tante altre, pur meno appariscenti.
Un accecante anello di luce
Lunedรฌ 26 gennaio 2009 ha luogo un’eclisse anulare di Sole. Purtroppo, essa non รจ visibile dal nostro Paese. Questo curioso fenomeno accade quando la Luna รจ troppo lontana dalla Terra, sicchรฉ non riesce a nascondere completamente il disco solare. Di conseguenza, una piccola porzione della fotosfera rimane sempre visibile, in tutte le fasi dell’eclisse: ecco spiegato come mai, durante quella centrale, si possa ammirare un vero e proprio anello di Sole. Attenzione, perรฒ! Infatti, occorre sempre adottare tutte le solite precauzioni, necessarie per evitare di perdere irrimediabilmente la vista. Si badi che ciรฒ va fatto in ogni fase dell’eclisse, inclusa quella centrale.