FUOCHI D’ARTIFICIO ASTRONOMICI

È stato l’evento che ha catturato l’attenzione della comunità astronomica mondiale per settimane ed è, forse, lo spettacolo che più rappresenta la forza e l’imprevedibilità degli eventi naturali. Una stella gigante con l’impronunciabile nome di SN2006gy, si è trasformata in supernova e con la luce e l’energia emessa in questa trasformazione ha praticamente abbagliato la maggior parte dei telescopi mondiali.

L’emissione di energia è stata di cinque volte superiore a tutte quelle registrate fino ad ora per eventi simili, e anche la durata di questa esplosione ha dell’eccezionale: il picco di emissione si e protratto per circa 70 giorni, e la sua luminosità è stata superiore e quella delle altre supernovae per mesi.

Prima che esplodesse e si trasformasse in una fredda “stella morta” SN2006gy ha avuto dimensioni pari a circa 150 volte quelle del sole. Anche se non esiste un modo per sapere quando o dove esploderà una supernova (le supernovae vengono “scoperte” dagli astrofisici solo monitorando continuamente un numero elevato di galassie) alcuni astronomi hanno azzardato la previsione che da qui a 50000 anni avverrà un’esplosione di supernova abbastanza vicino al nostro pianeta da far sì che lo spettacolo sia visibile a occhio nudo.

Non sarà una minaccia (una delle teorie accreditate è che siano stati gli effetti dell’esplosione di una supernova vicina alla Terra a far estinguere i dinosauri) ma regalerà all’umanità l’esperienza – temporanea – di poter osservare un piccolo sole brillare di notte.