IL MOTO DELLA VOLTA CELESTE

L’immagine del cielo stellato riportata in questa pagina è da considerarsi come una fotografia che congela un istante particolare di quanto vedrebbe un osservatore posto a Roma alle 24.00 del giorno 15 del mese in questione. Questa precisazione è necessaria per introdurre l’argomento di cui vogliamo trattare in questo numero della rubrica: Il moto della sfera celeste.

Tutte le stelle, che in realtà occupano una posizione fissa nella volta celeste, appaiono invece muoversi da Est verso Ovest in senso contrario alla rotazione terrestre. In questo moto apparente le stelle descrivono una circonferenza intorno alla Stella Polare, il cui raggio aumenta all’aumentare della loro distanza dalla Stella Polare stessa, diventando massimo sull’Equatore celeste per tornare a ridursi man mano che ci si avvicina alla Croce del Sud. Per un osservatore posto al Polo Nord, la Stella Polare si troverà esattamente sulla sua testa e tutte le stelle sembreranno muoversi lungo cerchi ad altezza costante sull’orizzonte.

Allontanandosi dal Polo Nord, parti delle traiettorie che le stelle compiono vengono coperti dall’orizzonte e si possono osservare le stelle sorgere e tramontare proprio come avviene in maniera molto evidente per la stella più vicina al nostro pianeta: il Sole. Le stelle la cui traiettoria si svolge tutta all’interno della porzione di cielo visibile dall’osservatore, prendono il nome di circumpolari e la traiettoria prende il nome di cerchio di perpetua visibilità, le altre, invece, sorgono e tramontano descrivendo un arco nel cielo. Ci sono due posizioni particolari, rappresentate dal Polo Nord, dove tutte le stelle sono circumpolari e quindi sempre visibili, e dall’Equatore, dove nessuna stella ha questa caratteristica.