Scheda tecnica

Lunghezza massima f.t. m 9,99
Lunghezza al gall. m 8,86
Larghezza massima m 2,95
Rapporto lungh/largh 3,03
Pescaggio m 2,15
Dislocamento Kg 3.300
Zavorra Kg 1.450
Tipo di armamento Sloop
Costruzione infusione di resina epossidica con fibre di carbonio. Rinforzi e parti strutturali in carbonio al 100{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8}. Lama di deriva in acciaio Weldox, bulbo in piombo.
Albero in alluminio con due ordini di crocette (carbonio optional)
Boma alluminio (carbonio optional)
Vang rigido
Verricelli due a ridosso delle ruote e due sulla tuga elettrici.
Superficie randa mq 38
Superficie fiocco mq 29
Superficie Code 0 mq 36
Superficie Gennaker mq 65
Motorizzazione Volvo Penta D1 – 20 HP
Trasmissione S-Drive
Serbatoio acqua 110 litri
Serbatoio gasolio 70 Litri
Progetto Luca Brenta
Costruttore Luca Brenta Yachts www.b-yachts.com[email protected]
Categoria CE B
Prezzo base Euro 199.000 (Iva esclusa)

La gallery


Descrizione della barca provata

Due nomi nobili della vela italiana, quelli di Luca Brenta ed Enrico Malingri, hanno dato vita a questo nuovo 34 piedi. Elegante e raffinato nelle sue linee, lo si può immaginare in regata o come day sailer, veloce e divertente, comunque fonte del grande piacere del navigare a vela.

Brenta 34
Brenta 34

La vedevo passare quasi tutte le mattine, leggera e silenziosa, mentre, seduto sul tubolare del mio gommone, facevo sicurezza alle derive della scuola di vela. La prua alta sull’acqua, l’inclinazione appena accennata, le vele piene a risalire la brezza da Nord non ancora diventata maestrale. Sembrava cucire, l’uno all’altro con fili invisibili, i due bordi del golfo di Arzachena. Quell’immagine quotidiana del Brenta 30 che usciva da Cannigione dirigendo verso Caprera, era l’immagine stessa del piacere del navigare a vela.

A distanza di qualche anno, ho riprovato la stessa sensazione di fronte al nuovissimo Brenta 34. Una sorta di deja vu, generato non tanto dalle similitudini, alcune, e dalle differenze, tante, fra i due progetti, quanto dalla filosofia di fondo che accomuna le linee degli scafi e che viene esplicitata in una sorta di dichiarazione d’intenti del cantiere quando si legge che si tratta di una barca progettata da Luca Brenta “per il puro piacere di andare a vela”.

Un concetto che Brenta ha tradotto in linee, organizzazione delle manovre, utilizzo dei materiali e processi di costruzione. Il Brenta 34 è un natante, tanto per cominciare, leggero ma nello stesso tempo rigido, molto semplice da condurre anche da una sola persona e nello stesso tempo dotato di un pozzetto così ergonomico che può essere “abitato” da sei persone in manovra.

Le linee d’acqua sono ispirate ai grandi fast cruiser disegnati negli anni dal progettista, così come il piano di coperta, pulitissimo e organizzato con le manovre realmente ispirate all’idea di easy sailing. A partire dalla posizione dei winch per le scotte, raggiungibili dal timoniere senza spostarsi dalla propria seduta, all’armo del fiocco autovirante, ai sistemi di regolazione di randa e fiocco automatizzati da winch elettrici. A prua è stata realizzata una delfiniera che consente, quando si poggia oltre la bolina larga, di armare un Code 0 e, al lasco, un gennaker che porta a 180 metri quadrati la superficie velica.

Brenta 34
Brenta 34

Il design degli interni è coerentemente minimal ma non privo di eleganza. L’idea è quella di avere una barca che permetta all’armatore di scendere fra le boe e la settimana successiva divertirsi in crociera senza passare ore a riallestirla. La prua è stata arredata con un grande letto matrimoniale mentre ai lati dell’albero troviamo un wc sulla dritta e un armadio sulla sinistra. Nella zona poppiera, due divani possono essere utilizzati come cuccette, mentre una piccola cucina completa di fuochi, frigo e lavello consente di preparare qualcosadi più di un semplioce spuntino.

Insomma, tutto quello che serve per godersi un day cruiser (compreso un tavolino amovibile in pozzetto) senza dover smontare tutto quando si va a cercare risultati in regata. Risultati sui quali in cantiere non sembrano avere dubbi: “Abbiamo fatto le prime prove in acqua – ci ha detto il direttore tecnico di B-Yachts, Enrico Malingri – e la barca è davvero veloce”.