Sardegna nord-orientale, ore 3.00 del 22 Agosto 2022. Il vento soffia da Ovest forza 1; il mare è calmo, la visibilità buona. Il motoryacht “7 Zero”, un Mangusta di 22 metri del 2007, battente bandiera britannica e adibito a charter, sta lasciando il Golfo di Arzachena sotto un tetto di stelle, procedendo verso Nord-Est alla velocità di 17 nodi, con a bordo il comandante, di nazionalità francese, un marinaio inglese e quattro passeggeri. In plancia c’è tutto quel che serve per condurre una navigazione notturna in sicurezza: in particolare ci sono un chart-plotter e un potente radar Furuno.

incidente in mare

La rotta prevede come prossimi punti di riporto l’Isola delle Bisce e poi, verso Sud, Punta Asfodeli, in prossimità di Porto Rotondo, per un totale parziale di circa 14 miglia. Tutto questo, attraversando il Parco Nazionale della Maddalena: un’area di circa 200 chilometri quadrati caratterizzata da divieti, prescrizioni e, soprattutto, da una miriade di scogli e bassi fondali. Solo tre settimane prima, un Cherokee 64 si era schiantato sugli scogli del Passo delle Rocche, nel corso di una manovra – pare – per evitare un altro motoscafo che procedeva in senso opposto, e il suo armatore, caduto in acqua, aveva perso la vita.

Ore 03.15. Il “7 Zero”, con prua a Sud-Est, urta in pieno la più settentrionale delle Isole Li Nibani, circa un miglio e mezzo al largo di Porto Cervo. L’impatto è violento. La prua sale sulla roccia e resta incastrata. Nella rapida decelerazione, una delle due passeggere riporta una ferita alquanto profonda al piede sinistro.

Ore 03.17. Nonostante il forte shock emotivo, il comandante francese e il suo marinaio riescono a fare una prima verifica dei danni. Lo scafo è per tre quarti della sua lunghezza letteralmente salito sulla terraferma, con la sola poppa ancora in acqua. La sentina sta allagandosi.

Ore 03.20. Il comandante trasmette un Mayday sul canale 16 Vhf.

Ore 03.35. Compamare La Maddalena raccoglie le informazioni necessarie ad attivare il soccorso e dispone l’invio immediato della motovedetta CP 870 che, 25 minuti dopo, individua l’unità incagliata.
Ore 04.10. Dopo una delicata manovra tra gli scogli, la motovedetta riesce ad accostare la poppa del “7 Zero” e a prendere a bordo i suoi sei occupanti; per la passeggera ferita chiede la presenza di un’ambulanza nella banchina di Porto Cervo, dove è previsto lo sbarco.

Ore 04.15. La barca incidentata viene raggiunta dai tecnici di una ditta specializzata in recuperi, chiamata dal comandante francese su indicazioni della sala operativa. Questi, con l’aiuto di un loro sommozzatore, verificano che, nonostante l’ampia falla sul mascone di dritta, non c’è pericolo di affondamento né di sversamenti inquinanti.

Ore 04.35. La CP 870 ormeggia a Porto Cervo e sbarca i naufraghi, non potendo tuttavia prendere le generalità dei quattro passeggeri, che sono privi di documenti di identità. Affida quindi la signora ferita alle cure dei sanitari che, dopo aver applicato una medicazione, ritengono di non dover procedere al suo ricovero. Il comandante francese viene invece portato all’ospedale di Olbia per sottoporlo ai test dell’alcol e degli stupefacenti, entrambi risultati negativi.

Ore 06.10. Alle prime luce dell’alba, la ditta specializzata procede per lo svuotamento della sentina della barca incidentata e per il tamponamento della falla.

Ore 17.00. La ditta disincaglia il “7 Zero” e lo rimorchia a Porto Cervo, dove viene messo in sicurezza.

Il punto dell’incidente

Nella sua successiva denuncia di evento straordinario, depositata presso l’Ufficio Locale Marittimo di Porto Cervo, il comandante francese dichiara che, per problemi alla timoneria, non era stato in grado di evitare gli scogli e che, comunque, era riuscito a rallentare portando la barca dai 17 nodi ai 6, al momento dell’impatto.

RIFLESSIONI

► Di notte, soprattutto se si sta attraversando una zona che presenta pericoli, è necessario procedere a velocità di dislocamento.
► Tutte le persone a bordo di un’imbarcazione devono avere con sé i documenti di identità.
► La denuncia di evento straordinario è un documento che deve permettere di ricostruire con precisione la dinamica di un incidente.