Anche andando per mare, specialmente se prevediamo di fermarci a terra per qualche settimana o rimanere vicini alla costa a latitudini tropicali, dobbiamo fare attenzione a proteggerci dalle malattie infettive e tropicali.

Se ne parlava già qualche secolo fa…

Le malattie principali che da secoli sembrano affliggere i marinai sono la febbre tifoide, il colera e le dissenterie, le avitaminosi come lo scorbuto e il beri beri, come riportato da Robert Dudley (1): La prima malattia comune in mare è la febbre ardente e continua, nominata da’ marinai calendura, la quale procede come sopra s’è detto, dalla cattiva aria e dall’infezione di alcune Coste, ne’ climi caldissimi e mal sani. La seconda malattia comune è flusso del sangue o mal di Pondi con febbre cattiva. La terza malattia marittima è chiamata dai marinai scorbuta…Tra la schiera di cultori della medicina ed igiene navale è doveroso fare posto ad almeno uno dei grandi esploratori, in cui l’esperienza e la cura del benessere dell’equipaggio supplirono al difetto di specifiche cognizioni mediche: il capitano James Cook.

Oltre allo scorbuto, altre malattie riportate da Cook sono le dissenterie e le “febbri lente”, di cui gli equipaggi soffersero gravemente durante e subito dopo la permanenza a Batavia (Jakarta, Indonesia). Cook, nell’accennare alle febbri lente mostra d’averne ravvisato la causa determinante nella perversità del clima: Si fecero sentire a ciascuno di noi i funesti effetti del clima e della collocazione paludosa e bassa di questa città così rinomata: quasi tutti dell’equipaggio caddero infermi: il dottor Solander era oppresso dalla febbre. il sig. Banks molestato da una gagliarda febbre intermittente. era già cominciata la stagione delle piogge le zanzare e le moschite sorgevano a nugoli dagli stagni del mare. Era l’insalubrità della zona, infestata evidentemente dalla malaria.

Cos’è la malaria?

La Malaria è presente in oltre 100 paesi del mondo, ma prevalentemente è confinata alle aree tropicali più povere dell’Africa, dell’Asia e dell’America Latina. Più del 90{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} dei casi e la grande maggioranza dei decessi, si verificano nell’Africa tropicale ed equatoriale. Inizialmente i sintomi della malaria si presentano con modalità simil-influenzale tra gli 8 e i 30 giorni dopo l’infezione. Si manifesta quasi sempre con febbre fasica, accompagnata o meno da altri sintomi quali mal di testa, dolori muscolari e debolezza, vomito, diarrea, tosse. Possono svilupparsi una tipica febbre ciclica con tremori e copiosa sudorazione; sono quasi costanti la cefalea nucale, i brividi, l’alternanza del caldo e del freddo e il malessere ingravescente.La trasmissione del parassita, attraverso la puntura della zanzara, può avvenire durante tutto il periodo dell’anno nelle regioni in cui la temperatura è costantemente sopra i 24°C. In regioni con temperature più basse la trasmissione tende a seguire ritmi stagionali. La zanzara Anopheles femmina, l’unica a poter trasmettere la malaria vive da tre a sei settimane e si sposta nel raggio di 1 o 2 chilometri

Come proteggersi?

La protezione dalla puntura degli insetti è la prima precauzione da prendere per prevenire la malaria e può essere ottenuta indossando indumenti ampi fino a coprire polsi e caviglie, tramite l’impiego di zanzariere che avvolgano il letto durante la notte, possibilmente impregnate di insetticida e utilizzando presidi chimici (repellenti ad uso cutaneo ad esempio a base di DEET, uso di spirali zanzarifughe al piretro, uso di altri piretroidi di sintesi e mediante fornelletti elettrici). La profilassi farmacologica è un mezzo fondamentale per evitare il rischio di contrarre la malattia; il parassita, inoculato dall’insetto vettore, viene infatti ucciso dal farmaco prima di poter esercitare i suoi effetti. La profilassi farmacologica è strettamente individuale e varia non solo da persona a persona, ma anche a seconda del Paese visitato, dalla durata della permanenza del viaggiatore nello stesso, nonché dal periodo dell’anno in cui viene effettuato il soggiorno.

Le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate

Il piano delle vaccinazioni da effettuare prima di un viaggio internazionale deve tenere contro dell’epidemiologia della zona meta del viaggio, della durata del soggiorno, delle caratteristiche del viaggio. Dopo aver fissato la data del viaggio, è opportuno mettere a punto un calendario delle vaccinazioni, considerando un anticipo minimo di 4-6 settimane. Tutti i vaccini usati comunemente possono essere somministrati simultaneamente in sedi separati ad almeno 2 centimetri di distanza. Tuttavia, certi vaccini causano frequentemente reazioni locali che possono essere accentuate se vengono iniettati simultaneamente più vaccini.La vaccinazione obbligatoria oggigiorno riguarda solo la febbre gialla. La vaccinazione contro la febbre gialla è mantenuta per due differenti ragioni: per proteggere gli individui nelle aree dove c’è un rischio di infezione di febbre gialla e per proteggere i paesi vulnerabili dal rischio di importazione del virus della febbre gialla. I viaggiatori devono pertanto essere vaccinati se visitano un paese dove vi sia un rischio di esposizione alla febbre gialla. Essi devono obbligatoriamente essere vaccinati se visitano un paese che richieda il certificato di vaccinazione contro la febbre gialla quale condizione per entrare; questa condizione si applica a tutti i viaggiatori che arrivino da un paese endemico per la febbre gialla (incluso il transito in aeroporto). Le vaccinazioni raccomandate o consigliate sono: Il vaccino antitifoideo, Il vaccino contro l’epatite A, Il vaccino contro l’epatite B, Il vaccino contro la poliomielite, Il vaccino contro il tetano, I vaccini contro le meningiti.

Vaccini per viaggiatori

  • vaccinazioni di routine
    DPT ( Difterite/Tetano/Pertosse);
    Epatite B (HBV);
    Haemophilus influenzae tipo B (Hib);
    Morbillo;
    Poliomielite (OPV o IPV).
  • Uso selettivo per viaggiatori
    Colera;
    Influenza;
    Epatite A (HAV);
    Encefalite giapponese;
    Malattia di Lyme;
    Meningite meningococcica;
    Malattia pneumococcica;
    Rabbia;
    Encefalite da zecche;
    Tubercolosi (BCG);
    Febbre tifoide;
    Febbre gialla (per protezione individuale).
  • Vaccinazione obbligatoria
    Febbre gialla (per proteggere paesi vulnerabili);
    Meningite meningococcica (per pellegrinaggi a La Mecca).

La vaccinazione contro la malattia meningococcica è richiesta dall’Arabia Saudita per i pellegrini che visitano La Mecca per l’Haji ed è richiesta da qualche paese per i pellegrini che ritornano dal pellegrinaggio.I viaggiatori devono essere provvisti di una documentazione scritta di tutti i vaccini somministrati usando preferibilmente il certificato di vaccinazione internazionale che è richiesto per documentare la vaccinazione contro la febbre gialla.

Per una Consulenza sulla Profilassi Antimalarica e per effettuare le Vaccinazioni obbligatorie o raccomandate potete rivolgervi al servizio vaccinale della vostra AUSL oppure ai seguenti centri autorizzati a praticare la vaccinazione contro la febbre gialla e a rilasciare i relativi certificati validi per uso internazionale:

  • Ministero della Salute – Centri autorizzati alla profilassi
  • Ministero della Salute – Vaccinazioni e profilassi nel mondo

Per Informazioni Aggiornate sui rischi infettivi Paese per Paese potete consultare i siti seguenti:

Cos’è la “diarrea del viaggiatore”?

E’ una forma di diarrea che può insorgere durante o subito dopo un viaggio in un paese con condizioni igienico-sanitarie insufficienti. Si tratta di una condizione non grave a carattere transitorio, che tuttavia può pregiudicare l’esito di una vacanza o di un viaggio. E’ caratterizzata da tre o più evacuazioni al giorno di feci non formate, spesso accompagnate da altri disturbi come dolore e crampi addominali, nausea e, occasionalmente, febbre; i sintomi compaiono in genere nel corso della prima settimana (ma possono manifestarsi in qualsiasi momento anche dopo il ritorno) e si protraggono in genere per circa 4 giorni. Il 10{2e3577d2bd6aebaa150c85c33fcd353783f1aa6c690283591e00ef60b3336fc8} delle persone con questi sintomi presenta anche perdita di sangue con le feci (diarrea ematica o dissenteria). Nella maggior parte dei casi la diarrea è provocata dall’ingestione di bevande e alimenti contaminati da batteri; Escherichia coli, Campylobacter, Shighella, Salmonella sono gli agenti più frequentemente implicati nell’insorgenza di questo disturbo; in altri casi gli agenti responsabili sono virus o parassiti. Va rilevato che il clima caldo-umido, il cambiamento delle abitudini alimentari e le carenze igieniche possono giocare un ruolo favorente. Fattori predisponenti sono l’età inferiore a 30 anni, i viaggi avventurosi, l’assunzione di farmaci che diminuiscono l’acidità gastrica (ad es. ranitidina, omeprazolo) e la compromissione del sistema immunitario.

Come prevenirla?

Chi si reca nella aree ritenute a maggior rischio igienico sanitario, come l’Africa, il Sud America, alcune aree del Medio Oriente e la maggior parte dell’Asia, deve porre particolare attenzione nell’evitare alimenti e bevande che potrebbero essere contaminati. E’ infatti importante:

  • Lavarsi le mani dopo essere andati in bagno e prima di toccare il cibo;
  • Utilizzare solo acqua contenuta in bottiglie sigillate (oppure bollita o potabilizzata) sia per bere sia per lavare i cibi e lavarsi i denti
  • Evitare il ghiaccio nelle bevande;
  • Evitare cibi a maggior rischio di contaminazione batterica come frutti di mare, molluschi, carne cruda o poco cotta, verdure crude, frutta fresca che non può essere sbucciata, cibi conservati al caldo, piatti a base di uova crude (maionese, zabaione), latte e latticini non pastorizzati.

Dunque, in sintesi, tenete a mente:
BOLLITE, CUOCETE, SBUCCIATE O DIMENTICATE!