Il Wealth Advisor nel mondo della finanza

Qual è il ruolo e l’importanza del Wealth Advisor nel mondo della finanza e degli investimenti, e come può aiutare le persone a migliorare il proprio benessere economico attraverso scelte informate e mirate?

Per discutere questo argomento, abbiamo intervistato Emanuele Pagnottaro, nato nel 1978, professionista nel settore finanziario con esperienza presso Banca Mediolanum dal 2001. Attualmente, in veste di Wealth Advisor, si occupa della pianificazione finanziaria e assicurativa dei suoi clienti, oltre alla gestione e tutela del loro patrimonio in materia di successioni fiscali. Alla domanda su come migliorare il benessere economico del cliente, Pagnottaro risponde con due parole: educazione finanziaria. Il consulente fornisce al cliente una migliore comprensione dei principi finanziari e degli strumenti di investimento, consentendogli di prendere decisioni informate e responsabili attraverso una pianificazione strategica e un monitoraggio costante.

Wealth Advisor è un termine che può avere diverse interpretazioni, qual è la sua?

Indipendentemente dall’etichetta attribuita, per me il ruolo Wealth Advisor è più una vocazione che una professione. Quando ho iniziato a lavorare in Banca Mediolanum, ho dedicato del tempo a comprendere appieno le dinamiche finanziarie prima di sviluppare piani investimenti per i miei clienti. Questo approccio mi ha permesso di stabilire rapporti duraturi nel tempo. Ritengo che essere un Wealth Advisor significhi prendersi cura dei clienti con responsabilità e onestà. Gestisco il patrimonio dei miei clienti come se fosse mio, sentendo la responsabilità e rispondendo alla fiducia che mi viene concessa. Prima di pianificare qualsiasi investimento, rifletto con attenzione e precisione.

 Non si tratta solo di acquisire clienti quindi…

No, per me dietro alla figura del Wealth Advisor ci deve essere un senso di aiuto, di fiducia, di supporto, in qualche modo anche di protezione perché devo assumermi delle responsabilità importanti verso persone che decidono di affidarsi a me. Onestà, correttezza e disponibilità sono i valori su cui baso la mia professionalità.

In base a questi valori molte persone si affideranno a lei.

Prima di entrare in Banca Mediolanum sono stato un calciatore, professione che ho dovuto lasciare a causa di un brutto infortunio al ginocchio che ha richiesto ben tre interventi in due anni. Dallo sport, ma anche dalla mia famiglia, ho imparato che bisogna dare il massimo in ogni momento. Affronto le sfide direttamente, senza timore del rifiuto. Sono testardo, preferisco provarci e ricevere un no piuttosto che non averci provato.

Quando mi siedo al tavolo con un possibile cliente non si può dare per scontato che la trattativa vada a buon fine. Può capitare che sia io a declinare, in coerenza con i miei valori. Il mio obiettivo principale è di assistere le persone nel soddisfare le proprie esigenze. Quando mi rendo conto di non disporre delle risorse adeguate o delle giuste condizioni preferisco fare un passo indietro.

E qual è il suo cliente tipo?

Dal mondo che frequentavo ho cominciato ad acquisire calciatori, poi ho ampliato le mie conoscenze al mondo dell’imprenditoria, anche quella nautica. Il settore dell’imprenditoria si è rivelato interessante e, oggi, richiede molta responsabilità. Numerosi imprenditori si conoscono e sono al centro di una serie di relazioni. La mia responsabilità non è solo diretta al singolo imprenditore ma è rivolta all’intero network.

E l’investimento tipo?

Dipende. In termini finanziari, per quel che mi riguarda non c’è un investimento tipo o la trattativa tipo, l’importante è supportare al meglio il cliente in quelle che sono le sue specifiche esigenze. Il consulente finanziario con professionalità analizza i bisogni del cliente per restituire attraverso soluzioni personalizzate una corretta pianificazione.

Io sono una persona molto empatica con i miei clienti, per me quello che conta è comprendere cosa c’è dietro l’investimento di ogni singolo cliente. Per fare un esempio, a volte capita che dietro un’operazione, anche importante, ci sia un carico emotivo troppo forte per il cliente e, in questi casi, suggerisco scelte diverse, magari meno efficaci in termini finanziari ma migliori per il cliente stesso.

Quindi ha un rapporto molto stretto con i suoi clienti?

Con alcuni di loro mi relaziono anche quotidianamente. Con molti nel tempo si è creato un rapporto di fiducia più profondo e non solo legato agli investimenti.

Quando scelgo i miei clienti, o quando loro scelgono me, c’è sempre una base personale implicita.