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I leudi erano velieri particolarmente adatti alla conformazione delle coste della Liguria, in quanto, in carenza di porti, durante l’inverno dovevano essere alati sulle spiagge. La semplicità della loro costruzione, unita alle ottime doti di tenuta al mare, ha fatto sì che i leudi siano stati gli ultimi velieri attivi nel Tirreno: hanno svolto viaggi commerciali, carichi di vino dell’Elba o della Corsica per le osterie della Liguria, fino agli anni ‘60 del Novecento.
In Liguria l’ultimo di questi velieri ancora navigante, il “Nuovo Aiuto di Dio”, è basato a Sestri Levante ed è gestito dall’associazione “Amici del leudo”, che lo utilizza per un ricco calendario di mini crociere, insieme a eventi culturali ed educativi.

Lo suo scafo è stato perfettamente restaurato, mentre è stata ripristinata la sua imponente attrezzatura a vela latina. Tale tipologia di vela, che è stata per più di un millennio una caratteristica saliente delle imbarcazioni mediterranee, nel 2022 sarà candidata all’ammissione nella Lista Rappresentativa del Patrimonio dei Beni Culturali Immateriali dell’UNESCO. Quando questo avverrà, il leudo si troverà a promuovere, in modo ancor più diretto e visibile, la storia e la cultura marinara della Liguria.

Dopo la sosta imposta l’anno scorso dalla pandemia, il “Nuovo Aiuto di Dio” è ritornato finalmente in mare sabato 22 maggio. Il varo si è svolto con la tecnica tradizionale, che prevede che lo scafo sia collocato provvisoriamente su una struttura apposita, il vaso, e che sia messo poi in opera un lungo scalo, di cui una buona parte va sistemata sul fondo del mare. A Sestri Levante tale operazione è resa più complicata dal progressivo insabbiamento della spiaggia della Baia delle Favole, che ne ha ridotto la pendenza e costringe quindi ad approntare uno scalo subacqueo sempre più esteso e a sospingere in mare lo scafo utilizzando un cingolato.

Anche se l’ “arte del varo” tradizionale si sta cancellando dalla memoria, a Sestri Levante realizzare con successo un’operazione del genere è ancora possibile perché diversi aderenti all’associazione “Amici del leudo” hanno lavorato per decenni nel vicino cantiere navale Fincantieri di Riva Trigoso, dove, fino a una quindicina di anni fa, le grandi navi venivano varate con la tecnica tradizionale. L’ultima nave scesa in mare in questo modo è stata la portaerei “Cavour”.

A riprendere le operazioni di varo era giunta a Sestri Levante anche una troupe della rete televisiva franco – tedesca “Arte”, che sta realizzando un documentario sulle tradizioni marinare della Liguria.

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