Saloni internazionali Salone nautico di Venezia 2021, volontà premiata Dal 29 maggio al 6 giugno, l’Arsenale ha ospitato la seconda edizione del Salone nautico di Venezia che è già la più importante fiera nautica dell’Adriatico... di Lamberto Ballerini il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Didattica Emergenze: acqua nel carburante, come risolvere salvando la crociera Come risolvere il problema dell'acqua nel serbatoio del carburante, un inconveniente in agguato anche per i più esperti... di Nico Caponetto il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Didattica America’s Cup: cosa resta delle Formule 1 del mare Analizziamo le analogie tra gli AC 75, le barche volanti dell’ultima edizione dell’America’s Cup, e la Formula 1: i foil come le gomme, lo scafo come il telaio, le vele come il motore. [caption id="attachment_110844" align="aligncenter" width="800"] Luna Rossa Prada Pirelli[/caption] Ne hanno parlato i commentatori televisivi e i giornalisti per cercare di spiegare al grande pubblico queste strane e complicatissime macchine volanti che sfrecciavano a 40 nodi spinte da un vento di soli 15! Ne abbiamo parlato spesso anche noi su queste pagine, cercando di andare un po’ più nel dettaglio tecnico. [caption id="attachment_110845" align="aligncenter" width="800"] Emirates Team New Zealand, Luna Rossa Prada Pirelli Team[/caption] E spesso, anche noi abbiamo fatto ricorso a questa analogia sia per necessità di semplificazione sia perché, proprio come per la Formula Uno, resta difficile riuscire a immaginare come la tecnologia sviluppata per gli AC75 - le barche volanti - possa riguardare noi comuni mortali che con la barca semplicemente navighiamo … senza volare! [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=110841" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Andrea Mancini il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Didattica Tecniche di ancoraggio: barche alla catena L'ancoraggio, attrezzature, regole e trucchi, per affrontare la manovra che più di tante altre mette in luce o in ombra le capacità di uno skipper... di Lamberto Ballerini il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Didattica Emergenze: collisioni in mare, una ogni tre giorni h2>Il fattore umano è la risposta L’impatto fra due imbarcazioni è l’incidente percentualmente più diffuso in mare. Le strumentazioni più raffinate sono utilissime ma non sufficienti per evitarlo. La vigilanza attiva è insostituibile. Dopo una navigazione notturna a motore in una calma totale, verso le 8 del mattino, a circa 35 miglia da Caprera, si era alzato un bel maestrale che si era stabilizzato sui 20 nodi. Finalmente a vela, avevamo iniziato a tirare bordi stretti per raggiungere la nostra destinazione nel golfo di Arzachena. Stavamo navigando di bolina stretta con prua verso porto Cervo: mare sempre più calmo man mano che ci avvicinavamo alla costa, un bel maestrale teso, visibilità ottima. Era il 29 maggio quando, poco prima delle 12, il silenzio era stato interrotto dal canale 16 del Vhf che aveva iniziato a trasmettere le drammatiche sequenze di un’operazione di soccorso: a poche miglia da noi, fra Portisco e l’isola di Sofi, un fisherman aveva investito una barca a vela. [caption id="attachment_110945" align="aligncenter" width="600"] In caso di sospetta rotta di collisione si traguarda attraverso un punto fisso della nostra imbarcazione l’altra nave. Se l’angolo varia al diminuire della distanza siamo in sicurezza. Se l’angolo resta costante e diminuisce la distanza siamo in rotta di collisione.[/caption] [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=110941" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Nico Caponetto il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Novità motori marini Motori fuoribordo: ecco i nuovi V6 Yamaha Abbiamo provato i nuovi fuoribordo Yamaha V6 4,2 litri da 225, 250 e 300 HP, evoluzione e sviluppo dei modelli maggiori XTO, tanta tecnologia e un elegante look... di Davide Serafini il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Novità dai Cantieri Cantieri: Fjord, la barca che venne dal freddo In un apparente controsenso, il cantiere che ha rivoluzionato la filosofia dell’open viene dal profondo Nord. Barche mediterranee e solari per eccellenza, benché nate in Norvegia, oggi realizzate in Germania, i Fjord hanno creato un’icona inconfondibile e continuano a rinnovarsi senza tradire l’antico spirito. Come tutte le belle storie, di cui la nautica è particolarmente ricca, anche quella che coinvolse Alf Richard Bjercke ha il suo fascino romantico. Perché a questo intraprendente norvegese, dopo aver visitato la fiera di Hoannover, venne un’idea bislacca: quella di costruire barche da diporto. Tutto normale, si fa per dire, se non fossimo nei tardi anni Cinquanta, quando il diporto era parola ancora astrusa, e soprattutto se non fossimo in Norvegia, Paese nel quale le condizioni meteo non sono esattamente quelle del Mediterraneo. Tosto e deciso come un vichingo, Alf prese in affitto un piccolo negozio ad Arendal e nei primi anni Sessanta incominciò a mettere a fuoco la sua idea: barche piccole, al limite dei 24 piedi, impostate per godersi uscite giornaliere e scoprire il piacere del diporto. Fu un successo? No, fu molto di più, e in pochi anni, lasciato il suo piccolo cantiere e trasferitosi in strutture più grandi, e a quel punto orientandosi su barche più importanti, Alf divenne in breve un costruttore noto in tutta Europa, anche perché le sue barche - che guarda caso si chiamavano Fjord - già si distinguevano per la modernità dei concetti e delle caratteristiche costruttive. Non a caso, erano tra le prime in vetroresina. [caption id="attachment_110973" align="aligncenter" width="600"] Fjord 41 XL[/caption] Abbiamo voluto raccontare la nascita dei Fjord per il suo aspetto romantico ma, facendo un salto di qualche decennio, arriviamo subito al punto di arrivo. Perché, bypassata la lunga crisi petrolifera incominciata nei primi anni Settanta, con tutti i suoi pessimi risvolti commerciali, il cantiere ebbe varie vicissitudini che lo portarono nel 2006 a entrare sotto la grande ala di Hanse Yachts che, mantenendo tutto il consolidato carisma del cantiere norvegese, e quindi il nome, ne trasformò drasticamente l’impostazione creando una nuova tipologia di barca destinata ancor di più a fare storia. Il concetto, basato sul pieno godimento di una barca open, era innovativo in molti sensi, soprattutto considerando che nasceva nel cuore della Germania, e forse addirittura azzardato per molte sue scelte tecnico-estetiche. Ma l’idea era giusta, tanto che oggi possiamo dire… “in principio fu Fjord”. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=110964" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Stefano Navarrini il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Viaggi Puglia: Gargano e Isole Tremiti, le meraviglie dello Sperone Crociera in barca a vela dalla frastagliata costa garganica all’incantevole arcipelago delle Tremiti, Area Marina Protetta dal 1989... di Patrizia Magi il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Noleggio Barche-Charter Grecia, arcipelago Egeo: un mare di isole Grecia, arcipelago Egeo, centinaia di isole, e migliaia di isolotti tra i quali orientare la prua della propria barca navigando quasi sempre a vista... di Stefano Navarrini il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Viaggi Norvegia, Bergen e il Sognefjord: Rotte nordiche Adagiata nella metà occidentale della penisola scandinava e lambita dalla Corrente del Golfo che ne mitiga il clima, la Norvegia, con la sua costa frastagliata lunga più di 1800 miglia incisa da fiordi spettacolari e contornata da migliaia di isole, si rivela una fantastica destinazione da scoprire in barca. Al contrario di quanto si potrebbe comunemente pensare, vista la latitudine, la Norvegia è una destinazione ideale per una crociera in barca. Il clima estivo è mite con temperature che, eccetto all’estremo Nord, possono oltrepassare i 20 gradi, ci sono migliaia di ancoraggi sicuri e di ormeggi – quasi sempre gratuiti – in porti e porticcioli, infine, si può contare su tante ore di luce grazie alla vicinanza al Circolo Polare Artico, oltre il quale d’estate il sole non tramonta mai. L’itinerario si snoda da Bergen al Sognefjord e ritorno. Una crociera di circa 400 miglia tra basse isole rocciose e maestose montagne che si tuffano a precipizio in profondi abissi. [caption id="attachment_111250" align="aligncenter" width="800"] Il quartiere di Bryggen e il porto di Vagen a Bergen.[/caption] Bergen, la “capitale” dei fiordi Situata nella parte sud-occidentale della Norvegia e circondata da fiordi, la frizzante città di Bergen – la seconda del paese per dimensioni dopo la capitale Oslo –, dalle pendici di un colle boscoso punteggiato di linde casette intrufolate tra la vegetazione, sembra “scivolare” verso il porto di Vagen dove l’abitato si compatta creando un bellissimo waterfront. Sul molo orientale si fa notare l’infilata di pittoresche case a schiera in legno con i tetti a spiovente del più antico quartiere di Bergen, Bryggen – iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco –, testimone dell’epoca in cui la città era l’epicentro dei commerci tra l’estremo Nord e il resto dell’Europa. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=111244" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Patrizia Magi il 30 Giu 2021 Continua a leggere