Il Cantiere della Memoria

foto di Roberto Celi

Venti metri quadrati per un viaggio nel tempo alla scoperta della ‘divina arte’ dei maestri d’ascia (la definizione è di Dante Alighieri) e delle imprese sul mare.

cantiere della memoria
La sala degli utensili

Gli spazi dedicati al cantiere

La superficie è quella del Cantiere della Memoria, piccolo spazio espositivo nel porto antico delle Grazie di Porto Venere vocato (con ordinanza comunale) all’ormeggio delle barche d’epoca.

Computer, video e sensori innescano voci, luci e suoni per raccontare attrezzi e lavoro dei carpentieri navali; così la visita emozionale nel micro museo inaugurato nel 2016 dal nostro collaboratore giornalista Corrado Ricci e da sua moglie, l’attrice Jole Rosa. Allora era solo una rassegna ‘danzante’ di utensili, allestita da Gigi Roveda.

Cantiere della Memoria
Un “tocco” per interagire

Immargersi nella conoscenza in maniera interattiva

Ora l’immersione nella conoscenza è interattiva, multimediale e partecipata. Questione di ‘tocchi’, quelli delle mani sui pannelli o sullo schermo da cui possono essere visionati un’ottantina di filmati creati dal videomaker Roberto Celi: sono relativi alle mostre temporanee ospitate nel locale dall’inaugurazione ad oggi e alle ricerche curate da Ricci.

I video sono anche inanellati in un canale YouTube dedicato e nell’omonima pagina Facebook che quotidianamente risolve in vetrina del Cantiere della Memoria attuando la ‘dinamica’ del progetto culturale, in continuo movimento… come un cantiere navale.

cantiere della memoria
I giovani che hanno realizzato l’interattività

Ma il salto di qualità, fresco di inaugurazione, è costituito dal nuovo allestimento che dimostra come in poco spazio, con passione, idee e cogliendo le opportunità dei bandi del Ministero della Cultura per i piccoli musei, possono essere realizzate grandi cose.

Il nuovo corso è frutto del progetto promosso dall’associazione la Nave di Carta (di cui il Cantiere della Memoria è braccio culturale); lo ha elaborato Lorenza Sala e lo ha realizzato Giorgio Pagani di Sfelab, società di progettazione e realizzazione di allestimenti museali, interaction design e visual design con la partecipazione degli studenti e delle studentesse dell’Istituto di Istruzione Superiore Capellini-Sauro della Spezia che hanno interagito nella realizzazione del nuovo allestimento.

cantiere della memoria
Proiezioni

Gli studenti hanno realizzato l’audioguida agli attrezzi, alle barche tipiche della Liguria e alle storie di maestri d’ascia e calafati (fruibile con Qr code e ospitata sul portale Izi.travel.it) e collaborato alla messa in opera della parte informatica del sistema sotto la guida dei tutor.

Cantiere della memoria
Corrado Ricci

“Per il nuovo allestimento abbiamo lavorato sull’idea che le memorie sono il filo conduttore che unisce le generazioni e che è fondamentale il processo partecipativo dei giovani per capire l’importanza di salvaguardare il nostro patrimonio marittimo, materiale e immateriale, un percorso che abbiamo iniziato con gli allievi della scuola professionale di Confindustria, il Cisita, per il restauro di piccole barche storiche”, spiega Corrado Ricci.

Come sviluppare il percorso conoscitivo

Per sviluppare il percorso conoscitivo, gli studenti e le studentesse del corso Costruttori navali del Nautico, del Liceo sperimentale e dei corsi di informatica e elettrotecnica, e i loro docenti, hanno incontrato maestri d’ascia di ieri e di oggi, visitato il cantiere navale Valdettaro; sono andati a presentare il frutto del loro lavoro agli esperti museali riuniti al Museo della Marineria di Cesenatico. “Il fine ultimo -spiega Lorenza Sala – era far capire ai giovani che i musei sono luoghi vivi e che la memoria è un patrimonio che appartiene a tutti”.

Cantiere della memoria
Attrezzi da carpenteria

Un bel frutto di questo approccio è costituito da un piccolo tesoro esposto attualmente a coronamento del restauro: una lancetta di 2 metri costruita novant’anni fa e portata agli originari splendori da un ragazzo di 17 anni, Gabriele Bernasco, allievo del Cisita e pronipote del maestro d’ascia Sandro Valdettaro.

Non è casuale il disegno realizzato dall’artista Giovanni Medusei per celebrare il nuovo corso: l’ossatura in legno di uno scafo con un vecchio carpentiere e un allievo al lavoro all’insegna del travaso di conoscenze, che non è mai a senso unico.

Il Cantiere della Memoria è aperto continuativamente nella bella stagione e su appuntamento durante l’inverno (telefonare al 340.5579811 o scrivere a [email protected]). Gli accessi sono gratuiti.

L’unica richiesta ai visitatori è quella di lasciare una dedica scritta nel libro degli ospiti e, se desiderano, registrarsi e lasciare la mail per essere aggiornati sulle iniziative: ricerche, mostre, conferenze, concerti, spettacoli e proiezioni nel porto delle vele d’epoca, già da solo un museo galleggiante a cielo aperto che, per l’occasione, si fa palcoscenico.