Normativa Nautica italiana - Guida al diportista Navi destinate al noleggio per finalità turistiche La materia riguardante l’iscrizione delle navi esclusivamente destinate al noleggio per finalità turistiche è esplicitamente trattata nell’art. 15 ter del codice di nuova formulazione. Questo articolo, inserito con la riforma del 2017 è stato poi oggetto di una ulteriore rivisitazione con quella “integrativa” del 2020. Le navi in titolo in effetti “nacquero” nel nostro ordinamento già prima dell’emanazione del Codice essendo previste nell’art. 3 della l. 172/03 che ha dato la delega al Governo per la sua emanazione. Trattasi in effetti di navi da diporto per cui partiamo dai 24 metri di lunghezza ma con un limite massimo di 1000 Tsl: la previsione è quindi destinata sia alle navi da diporto maggiori sia alle minori a patto che siano destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche in viaggi internazionali. Per esse, logicamente volte a crociere di lusso, vige il limite dei 12 passeggeri per non farle rientrare nella categoria delle navi passeggeri, evitando così possibili situazioni concorrenziali. La sicurezza è garantita da un regolamento specifico (DM 4 aprile 2005, n. 95 Regolamento di sicurezza recante norme tecniche per le navi destinate esclusivamente al noleggio per finalità turistiche) decisamente più dettagliato rispetto a quanto previsto per la sicurezza delle unità adibite a noleggio nell’ambito del Regolamento al codice di cui al noto DM 146/08. Il comando di questi mezzi dovrà comunque essere affidato a personale professionale munito degli appositi titoli per il diporto di cui all’apposito DM 121/05. Il personale di bordo dovrà appartenere alla Gente di mare e difatti è previsto l’apposito ruolino d’equipaggio. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=113575" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Ettore Romagnoli il 31 Ago 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista L’iscrizione delle navi da diporto: art. 15 bis del Codice Torna al sommario I lettori più attenti avranno potuto notare il maggiore interesse tributato dal legislatore della riforma per la categoria delle navi da diporto. Da un lato infatti si è proceduto all’ampliamento dei tipi distinguendo tra navi maggiori, minori e storiche; dall’altro si è dedicato un articolo all’iscrizione delle… di Ettore Romagnoli il 30 Lug 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista Velistiche elucubrazioni La lettera seria e argomentata di un nostro affezionato lettore, trasformata in un divertente (ma anche utile) botta-e-risposta con Corradino Corbò. Lettore: Gentile Direttore, a differenza delle barche a vela da regata, costruite per sfruttare ogni centimetro quadrato della velatura, ogni chilogrammo in meno di peso, ogni corrente marina, ogni minima bava di vento pur di essere veloci, quelle da crociera mirano a una buona stabilità congiunta alla comodità per l’equipaggio, a una facilità di manovra delle attrezzature e, non essendo barche da specialisti, non devono per forza essere superveloci, ma devono garantire ai crocieristi il più alto grado di sicurezza possibile. Corbò: Sono assolutamente d’accordo. Ed è in base a queste necessità della vela da crociera che suggerirei ai costruttori alcune variazioni al piano velico e alle strutture delle suddette barche. La mia convinzione nell’esporre le seguenti ipotesi trova fondamento in un principio di idrodinamica relativo alla struttura delle imbarcazioni dislocanti da crociera e a una teoria sul vento tutta mia. A) uno scafo dislocante ha la sua massima velocità in funzione della lunghezza della parte immersa, indipendentemente dalla forza che la sospinge, sia essa il vento o un motore. È noto. B) Ritengo che il vento aumenti di intensità nel momento che impatta la superficie del mare (come un sasso piatto che lanciato con una certa forza rimbalza più veloce sulla superficie dell’acqua), quindi la spinta maggiore del vento arriva sulla parte bassa delle vele. È esattamente vero il contrario, tanto per l’intensità del vento (che aumenta all’aumentare della quota), quanto per la velocità dei sassi piatti che vi rimbalzano (la quale diminuisce sia per la progressiva perdita della forza d’inerzia sia per l’impatto con la superficie, tanto è vero che, dopo qualche rimbalzo, i sassi affondano. Altrimenti finirebbero per entrare in orbita). Ora sappiamo tutti che la barca più bella del porto è quella con l’albero più alto. Questo è sicuramente vero esteticamente. Non condivido. La bellezza di una barca a vela dipende da molti altri fattori. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=111968" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Corradino Corbò il 30 Lug 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista Classificazione Unità da diporto e limiti di navigazione La classificazione delle Unità da diporto e limiti di navigazione per ogni tipologia di barca, dal tender alle grandi imbarcazioni... di Nautica Editrice il 1 Lug 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista Quali sono i titoli professionali necessari per poter esercitare il noleggio unità da diporto L'avvocato di Nautica risponde alla domanda di un lettore che chiede quali titoli professionali servono per esercitare il noleggio di un'unità da diporto... di Ettore Romagnoli il 30 Giu 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista La costruzione dopo la Riforma della Nautica Proseguendo nell’analisi del Codice della nautica nel suo testo riformato, dobbiamo compiere un balzo dall’art. 3 al 14. In effetti del corposo e complesso Capo II del Codice, dedicato alla progettazione, costruzione e immissione in commercio delle unità da diporto rimane solo l’art. 14 poiché i rimanenti da 4 a 13 sono stati abrogati nel 2016 con il d. legislativo n. 5 che ha dato attuazione alla direttiva 2013/53/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 novembre 2013, relativa alle unità da diporto e alle moto d’acqua. Su tale complesso intervento dell’UE abbiamo tracciato un agile sunto a suo tempo ma si avverte l’opportunità di tornare in argomento, forti dell’esperienza accumulata nei cinque anni di vigenza e magari con l’ausilio di soggetti che operano materialmente sul campo. Ciò che preme comunque mettere in evidenza è che la direttiva del 2013 - recepita dal menzionato decreto leg.vo 5/16 - ha abrogato e sostituito dopo circa un ventennio di applicazione quella 94/25/CE (già modificata dalla 2003/44/CE) che rivoluzionò profondamente le modalità di costruzione delle unità da diporto conducendo tra l’altro all’insopprimibile necessità di emanare nel 2005 l’autonomo codice per il settore. Certo, ormai la normativa europea ha avuto il sopravvento e il codice deve essere letto in parallelo con il d. leg.vo 5/2016 e con le direttive recepite di cui oltre al testo vero e proprio non sono da trascurare anche i vari considerando preliminari poiché da essi si desume il fine ed il perché delle scelte del legislatore. Per trattare di nautica in modo adeguato e approfondito non si può prescindere da una conoscenza dell’ormai complesso sistema delle direttive in materia partendo dal 1994. [button title="Leggi tutto l'articolo" url="https://www.nautica.it/mio-account/?wcm_redirect_to=post&wcm_redirect_id=109758" type="secondary"] [button title="Abbonati" url="https://www.nautica.it/nautica-superyachts-formato-digiltale/" type="secondary"] di Ettore Romagnoli il 1 Giu 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista Salviamo Capo Ceraso Torna al sommario Riceviamo questa mail dalla famosa restauratrice Laura Morandotti e volentieri la pubblichiamo. Ho avuto la fortuna di sbarcare in Sardegna intorno al 1966: amore a prima vista e bellezza a non finire. Ho lavorato sull’isola fino ai miei 25 anni, ma sono sempre tornata e, ogni volta,… di Redazione Nautica il 25 Mag 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista IVA, Passaggio di proprietà UE Torna al sommario La presente per chiedere il vostro parere su quanto mi sta succedendo. Nel 2013 ho acquistato da una privata in Slovenia con atto notarile IVA compresa una barca AQUANAUT DRIFTER 1500PH. La proprietaria ha fatto la dismissione di bandiera il 05/12/2013. Di seguito la barca va in… di Ettore Romagnoli il 29 Apr 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista Riforma del Codice della Nautica: le costruzioni per il diporto Codice della nautica art. 3 è dedicato a un argomento di vasto interesse e cioè la classificazione delle unità da diporto... di Simone Repetto il 29 Apr 2021 Continua a leggere
Normativa Nautica italiana - Guida al diportista La barca è una seconda casa anche per la legge? Torna al sommario Sono un vostro abbonato da circa 20 anni, possiedo un’imbarcazione di 12 mt x 4,15 ormeggiata al porto turistico Marina degli Aregai e abito in Piemonte. Dalla fine di novembre 2020 per le varie limitazioni imposte non sono più riuscito a recarmi sulla mia imbarcazione per i controlli di routine… di Ettore Romagnoli il 30 Mar 2021 Continua a leggere