L’EDITORIALE
IL MARE È LÌ CHE CI ASPETTA
Al momento di scrivere questo editoriale, tutti i cantieri italiani hanno fermato la loro attività a seguito delle ulteriori misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, contenute nel decreto che il Presidente del Consiglio ha firmato nella notte del 22 marzo.
È già da diverse settimane, invece, che quello che per molti appassionati è sempre stato il periodo di risveglio della barca, in vista della più intensa stagione d’uso, giace in un profondo, inquietante letargo. Lo stesso nel quale sono state costrette a cadere praticamente tutte le attività ricreative che non siano strettamente domestiche. Il bombardamento di notizie e di ipotesi circa la ricaduta economica di questa situazione è tale da indurci a non aggiungere il nostro parere, che peraltro non differisce da quello dei più attenti osservatori. Piuttosto, sentiamo il bisogno di dire ai nostri lettori e ai nostri inserzionisti che la necessaria rivoluzione organizzativa imposta dalle circostanze non ci ha trovati impreparati: poiché la nostra rete di collaboratori, corrispondenti e inviati utilizza da anni tutti gli strumenti dello smart working, è stato per noi abbastanza facile rispondere tempestivamente alla necessità di estendere questo regime lavorativo ai colleghi interni che formano le redazioni di Nautica, Superyacht e Pagine Azzurre. In aggiunta al fatto che le cartiere, le tipografie e i relativi servizi di distribuzione continueranno a lavorare, possiamo ragionevolmente assicurare che le nostre pubblicazioni rispetteranno la loro periodicità .
Piuttosto, un problema senza soluzione è costituito dall’estesa cancellazione di eventi importanti: sessioni di prove in mare, incontri istituzionali, visite ai cantieri o addirittura saloni internazionali, come nel caso del Palm Beach Boat Show, per il quale avevamo già organizzato la presenza di quattro nostri giornalisti.
Confidiamo che, in questa atmosfera sospesa, la nostra rivista possa essere per chi ci segue come una barca ideale con la quale poter continuare a navigare su quei mari che, indipendentemente dalla loro distanza effettiva, ci appaiono oggi così lontani. E per passare dalla magia dell’immaginazione all’utilità di un’informazione più puntuale intorno al continuo evolversi della situazione, ci sono sempre i nostri social e il nostro sito Internet www.nautica.it, ora ulteriormente potenziato proprio per far fronte a questa accresciuta esigenza.
Ha da passare questa lunga nottata, anche se per ora nessuno dotato di buon senso può permettersi di azzardare previsioni. Pare che le temperature primaverili giocheranno dalla nostra parte. Speriamo.
Per ora cerchiamo di pregustare il momento in cui le nostre vite si accenderanno di un gioioso senso di liberazione, seguito da un’irrefrenabile voglia di recuperare il tempo perduto. Pensiamo a quando le uniche maschere che indosseremo saranno quelle per guardare sott’acqua, intorno alla barca. Assaporeremo con maggiore intensità e nuovo entusiasmo le cose alle quali oggi siamo costretti a rinunciare. Succederà quando succederà .
Il mare è sempre lì che ci aspetta.
Corradino Corbò
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Cambusa
Ceviche di orata alle pesche (o mango) al pepe rosa
Antipasto – 4 persone – facile Ingredienti: 600gr di filetto di orata 2 pesche gialle (o 1 mango o due fette di melone) 1 cucchiaio di semi di finocchio 4 lime 1 limone 2 rametti di aneto sale pepe nero, grani pepe rosa olio Evo.
Involtini di verdure
Antipasto – 4 persone – facile Ingredienti: un piccolo cavolo verza 3 carote ½ cipolla dorata sale olio pasta fillo.
Cucina giapponese boat-made: Hosomaki, Futomaki, Nigiri e Uramaki
Se siamo amanti dei ristoranti giapponesi, la veloce diffusione del corona virus (i primi casi sono stati registrati proprio nei paesi orientali) e le conseguenti restrizioni sanitarie ci costringono a passare un po’ di tempo senza gli sfiziosi Hosomaki, Futomaki, Nigiri ecc. Per fortuna, però, in questo periodo gli approvvigionamenti di pesce nei nostri supermercati non mancano e quindi perché non provare da soli?
Mangiare pesce crudo: quali sono i rischi e come evitarli.
Mangiare pesce crudo con tranquillità evitando i maggiori rischi, conoscerli e sapere come evitarli. Il pesce va cotto o congelato È Innanzitutto è bene sapere che il pesce va cotto per almeno un minuto a 60° oppure va abbattuto, cioè va congelato a una temperatura non superiore a -20° per almeno 24 ore (temperatura che si raggiunge gli appositi abbattitori) o va congelato per almeno 96 ore nel freezer di casa (che normalmente arriva a -18°).
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